Dr. Pier Carlo Frabboni
In questo caso clinico del Dr. Pier Carlo Frabboni, il piano di trattamento riguarda una paziente con agenesia dell’incisivo laterale superiore sinistro (22). Il trattamento si è concentrato su una pianificazione chirurgica dettagliata, con supporto digitale e approccio guidato, per gestire una situazione anatomicamente complessa.
Il primo passaggio ha previsto la valutazione dell’area edentula e la pianificazione implantare.
In questo caso, la particolarità è rappresentata dalla scarsa distanza tra la posizione ideale dell’impianto e le radici degli elementi adiacenti, un aspetto che ha richiesto massima attenzione nella scelta dell’asse e nella valutazione dei volumi disponibili.
La segmentazione dei dati CBCT è stata effettuata partendo da un file DICOM.
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale ha permesso di automatizzare la separazione e la ricostruzione tridimensionale delle strutture anatomiche, facilitando l’elaborazione e garantendo maggiore precisione nella valutazione iniziale.
La pianificazione chirurgica ha previsto un’analisi tridimensionale dettagliata del sito implantare, valutato sia da angolazioni multiple sia in visione frontale diretta.
L’obiettivo era quello di definire con precisione posizione, profondità e inclinazione dell’impianto, tenendo conto della vicinanza delle radici adiacenti e della necessità di preservare un adeguato spessore vestibolare.
Questa fase ha permesso di anticipare eventuali criticità e assicurare l’inserzione corretta all’interno dei limiti anatomici disponibili.
Una volta confermata la posizione implantare, i file sono stati esportati in formato STL per le successive fasi di modellazione e costruzione dei dispositivi ausiliari.
Su misura per la paziente, è stato realizzato un tappo di guarigione anatomico in PEEK, progettato per guidare correttamente la guarigione dei tessuti molli e mantenere il profilo di emergenza ideale in funzione del futuro restauro.
Sulla base della pianificazione implantare, è stata realizzata una mascherina chirurgica progettata per guidare l’inserzione dell’impianto in maniera precisa e controllata.
Alla mascherina è stato integrato un provvisorio anatomico, da consegnare e montare immediatamente a fine intervento, per garantire un condizionamento guidato dei tessuti molli fin dalle prime fasi post-operatorie.
È stato costruito un tappo di guarigione in PEEK, personalizzato sulla base del profilo di emergenza ideale.
La sua funzione è quella di guidare la guarigione dei tessuti molli, mantenere lo spazio per la futura protesi e contribuire a una morfologia gengivale stabile e simmetrica.
Il posizionamento dell’impianto è stato eseguito utilizzando la mascherina chirurgica precedentemente costruita.
La guida ha permesso un’inserzione precisa rispettando le condizioni anatomiche critiche, con il provvisorio applicato direttamente al termine della seduta.
L’esame radiografico post-operatorio conferma il corretto posizionamento dell’impianto, nonostante la prossimità alle radici degli elementi adiacenti.
L’inserzione risulta centrata, assiale e rispettosa delle strutture circostanti.
Dopo l’inserzione dell’impianto, sono stati montati in sede il tappo anatomico e il provvisorio, entrambi progettati per stabilizzare e proteggere i tessuti molli durante la guarigione.
La morfologia e il profilo protesico risultano già in linea con il risultato atteso.
A distanza di alcune settimane, si osserva una guarigione completa e controllata dei tessuti molli attorno al tappo.
Il profilo gengivale è regolare, stabile e pronto per accogliere la fase protesica definitiva.
Questa prima fase si è concentrata sulla valutazione clinica, la pianificazione digitale e l’esecuzione chirurgica guidata, con l’obiettivo di posizionare correttamente l’impianto in un contesto anatomico complesso.
Il controllo dei volumi, la prossimità radicolare e la gestione dei tessuti molli hanno richiesto un approccio integrato tra clinico e laboratorio.
Il flusso digitale, supportato da strumenti di segmentazione e modellazione, ha permesso di lavorare con precisione fin dalla fase diagnostica.
La fase successiva sarà dedicata alla gestione protesica e alla finalizzazione del caso.
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